Continuiamo Il nostro percorso di “Vivere l’autunno in consapevolezza”, utilizzando sempre le Sapienze
d’Oriente e di Occidente, con l’aiuto del testo “La rivincita degli emotivi” di Emilio
Minelli – Fabrizia Berera,

Cap. V “I pensieri ossessivi, gli affanni e le preoccupazioni” pagg. 135-162

L’energia dei pensieri ossessivi e il loro simbolo: il bufalo

Il bufalo è il re degli animali domestici: è forte, calmo, tranquillo; vive sulla terra, ma ama stare
immobile nell’acqua per ore.
In Asia simboleggia la saggezza, […] è in relazione con l’energia della terra, il nutrimento, la materia,
la carne.[…] è considerato dal Libro dei Riti simbolo di pacatezza, di infaticabilità,
del pensiero quando è orientato verso un fine giusto: la sua testa riposa infatti su larghi piedi,
a indicare che la forza del pensiero deve essere fortemente radicata alla realtà per realizzare
i propri obiettivi, illuminata da un saper fare che ha la sua radice nell’avere i piedi ben piantati per terra.

Il pensiero è dunque presentato dalla cultura cinese come la facoltà di concepire e combinare i piani con
saggezza e di analizzare a fondo le circostanze.

Esso è fondato sulla memoria delle percezioni e delle conoscenze, delle esperienze e delle riflessioni. […]
il pensiero appoggiandosi alla memoria, permette i processi mentali, le mutazioni, le compenetrazioni e le relazioni che conducono alla conoscenza della realtà e al prendere forma degli obiettivi.

Le emozioni negative collegate all’energia del bufalo e alla Terra sono le rimuginazioni, gli affanni e le preoccupazioni.

Il pensiero, bloccato su un centro fisso, si muove circolarmente senza trovare una via d’uscita e produce connessioni fisse, identiche a se stesse sino ad arrivare all’ossessione:
è la pesantezza del bufalo impantanato nell’acqua, che ci blocca e pesa sulla testa, pietrificando
il pensiero.[…]

Quando il pensiero è eccessivo, il cuore ne è oberato e perde la pace e la spontaneità del fare.[…]

L’energia multiforme del bufalo
Il pensiero, che nel suo processo positivo porta alla riflessione, nel suo aspetto di squilibrio diventa idea fissa, […] preoccupazione. […]

Che cosa fare in pratica per liberarsi della pesantezza del bufalo

Essere consapevoli della forza della mente.
La mente ha un grande impatto sul nostro corpo e quando funziona al “negativo” le conseguenze possono essere pesanti. […] Siamo dotati di una forza mentale e immaginativa che può trasformare il nostro corpo, sia in meglio (quando il placebo ha un effetto terapeutico) sia in peggio […]

Un pensiero, sostenuto da emozioni e da un’attenzione acuta diventa una realtà e può manifestarsi nel modo
fisico, inducendo cambiamenti nel corpo e malattie. […]
Bisogna imparare ad essere gioiosi; la gioia di vivere non è data da momenti occasionali, ma è un lavoro
quotidiano per mantenersi sereni.

Diamo il benvenuto alle incertezze
[ …] Per amore di noi stessi usciamo di tanto in tanto dal nostro mondo conosciuto e liberiamoci dalla paura: scopriremo aspetti di noi che nemmeno immaginavamo […] Ogni nuova esperienza è un’opportunità per imparare, per vedere la vita in una prospettiva diversa […] e soprattutto per rompere i circuiti ossessivi.

Vivere ancorati al momento presente
Se tendiamo a rimuginare molto, possiamo aiutarci cercando di stare attenti ai dati sensoriali dell’istante.
E’ una vera ginnastica mentale[…] .

Per esempio, quando ci alziamo al mattino e facciamo la doccia, invece di pensare a tutto quello
che dobbiamo fare nella giornata, […] chiudiamo gli occhi e sentiamo l’acqua che scende sulla nostra testa,
la dolcezza del contatto sulla pelle […]

Quando ci spostiamo […]sforziamoci di sentire il suolo sotto i piedi, la brezza sul viso […]
E’ veramente difficile vivere in piena coscienza[…] ma se ci teniamo legati al momento, all’attimo presente, impareremo ad essere sempre più coscienti […]

Dedicare tempo alle pratiche positive
[…]Viene consigliata la meditazione perché tutte le pratiche meditative, […] portano in primo luogo allo spegnersi del pensiero e poi a una pacificazione della mente e delle emozioni.

La Meditazione può servire per addestrare la mente e per riscoprire la saldezza in se stessi. […]
Meditare ci rende consapevoli che il nostro cervello continua a produrre pensieri e quindi ci aiuta a
scegliere quelli positivi e quindi a subire meno quelli negativi.
Più la pratica è regolare, minore è la tendenza a rimuginare.

Infatti dopo il rilassamento emotivo, la Meditazione porta al rilassamento mentale. Il lavoro per
spezzare in noi i sentimenti negativi va fatto ogni giorno
. E’ una specie di ginnastica […]
Certo, soprattutto all’inizio è una lotta e, come ogni lotta, richiede pazienza, coraggio e tenacia.

Dobbiamo scegliere di rimanere seduti e di meditare, sia che ne abbiamo voglia, sia che vogliamo
scappare, sia che siamo sani o ammalati, sia che siamo di buon umore o tristi.

L’importante è starci, stare con se stessi. […] resistiamo seduti , in questo modo, impareremo a
dominarci e a coltivare la saldezza interiore.
Se saremo perseveranti potremo accedere alla nostra interiorità, dove è possibile attingere alla nostra
forza spirituale. […]

Per interrompere i rimuginii, proviamo a fare questa visualizzazione.

I dati scientifici hanno dimostrato che la scrittura serve per alleggerire gli effetti dell’uso
eccessivo della memoria a breve termine […] Quando non facciamo che pensare restiamo in questa memoria:
i pensieri passano e ripassano e abbiamo tendenza a rimuginare sempre sulle stesse cose.[…]

Detto questo , distendiamoci sul letto e poniamo attenzione al nostro corpo.

Chiudiamo gli occhi e respiriamo normalmente e con calma per qualche minuto; sentiamo il peso
di ogni parte del corpo sul materasso.[…]sentiamo tutte le tensioni e capiamo che è ora di rilassarci.

Immaginiamo di vedere un portone contornato di edera. Cerchiamo di aprirlo, ma è chiuso.
La chiave di ferro è appesa lì vicino[…] Felici lo apriamo e vediamo un sentiero che si snoda
attorno a un prato verdissimo. Lo percorriamo leggeri e curiosi di scoprire dove porta.

Dopo aver oltrepassato un boschetto, il sentiero degrada verso un fiume dalle acque trasparenti e
cristalline che scorre calmo verso una vallata ricca di fiori. Ci sediamo sul bordo dell’acqua e dal
nostro zaino tiriamo fuori carta e penna. La natura ci ispira e desideriamo farne un disegno.
La mente ci riporta però a ciò che ci preoccupa e allora decidiamo di scriverlo.

Pensiamo che metterlo su carta sia un modo per spostare l’interesse su noi stessi e volerci più bene.

Scriviamo tutto quello che la mente ci detta mettendolo nero su bianco, tutto diventa più chiaro
e incombe meno sulla nostra testa.

Felici per aver ridimensionato il nostro problema facciamo una barchetta e la regaliamo al fiume,
che la trasporti lontano. Tutto fluisce e scorre e i nostri pensieri non ci opprimono più
perché li lasciamo fluire con l’acqua del fiume.

Poi ci stendiamo sull’erba e a ogni inspiro la terra si offre a noi e a ogni espiro il corpo
si rilassa completamente e ci impregna della terra che ci sostiene.

Ora sentiamo, grazie al contatto del corpo, le qualità del terreno, la sua densità, la sua porosità,
il suo respiro che si unisce al nostro; il suolo è fermo e stabile, ci sostiene, ma è vivo, respira.

La terra a immagine di una madre affettuosa, ci accoglie per quello che siamo e ci dona amore,
considerazione, calore, conforto.

La sua energia ci nutre attraverso tutti i punti di contatto del nostro corpo con il suolo
e la sua forza di trasformazione muta le nostre energie da negative in positive.
A ogni espiro abbandoniamo tutto ciò che ingombra la testa e l’addome: i mali fisici, le ansie,
le preoccupazioni, il dolore morale.

Queste emozioni, questi dolori che il corpo libera nel soffio dell’espiro penetrano nella terra
come un vapore scuro, che al suo contatto si trasforma in luce.

Nell’inspirazione, tramite i pori della pelle a contatto con il suolo attingiamo tutte le forze
vive e feconde della Terra. Inspiriamo ed espiriamo; sentiamo le braccia di nostra madre intorno
al corpo che ci cullano e ci coccolano.

Inspiriamo ed espiriamo, e la Terra-madre ci purifica, ci libera, ci nutre, ci consola e ci pacifica.
Ora riprendiamo il contatto con il materasso e rilassati, proviamo ad abbandonarci al sonno.

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