La terapia dei pensieri

Conoscere i nostri pensieri ricorrenti, il loro legame con il benessere o malessere psicologico e le modalità con le quali ne restiamo imprigionati può rivelarsi utile per svolgere una vita serena e attiva.
Occorre mettere in discussione i propri pensieri, perché essi non coincidono con la realtà di noi stessi.
Ecco alcuni spunti tratti dalla tradizione spirituale millenaria dell’Oriente e dell’Occidente che ci possono aiutare:

  • Combattere i pensieri ossessivi li rafforza, mentre limitarsi a notarli senza giudicarli ne indebolisce il mordente ed essi perdono, col tempo, la loro capacità di suggestionarci. Per questo è importante fermarsi, con regolarità, a meditare, per osservare quali sono i nostri pensieri: ciò aiuta a mantenere la mente agile, libera e propositiva;
  • Un’azione buona scardina una montagna di pensieri fasulli e negativi. I pensieri non sono in grado, da soli, di conoscere a fondo la realtà. L’azione, invece, compie ciò che il sapere e la comprensione intellettuale non sarebbero in grado di ottenere. Attuare un comportamento deliberato significa realizzare, da subito, una trasformazione della nostra vita, dimostra che si è capaci di vivere diversamente, e questo influenza anche il corso dei propri pensieri;
  • Un esempio efficace di azione che chiarisce il sapere è la decisione di manifestare i propri pensieri ad una persona esperta nella vita spirituale (oppure ad un amico), che non ci giudica: ciò aiuta a fare verità su di essi. I propri pensieri, nella misura in cui si nascondono, si moltiplicano e prendono forza;
  • Un altro modo di affrontare i pensieri che inquietano è fermarsi e pregare, associando il ritmo del respiro o il battito del cuore ad una parola sacra (mantra). E’ salutare riprendere queste parole fin dal risveglio, in modo tale da dare la giusta disposizione al resto della giornata. Ghandi diceva che il mantra ha la forza di una “bomba atomica”.
per approfondimenti vedi: Giovanni Cucci e Betty Varghese, La terapia dei pensieri: la ripresa di una pratica antica, in La Civiltà Cattolica, 2023, II, pag 26-37