Prima di iniziare a Meditare dovremmo capire, o meglio Ascoltarci e cogliere dentro di noi, il motivo profondo per cui vogliamo farlo. In primo luogo, dobbiamo avere chiaro ciò che distingue un’autentica meditazione dal semplice rilassamento, anch’esso molto utile ma parecchio diverso.

Innanzitutto occorre una Buona Motivazione, senza la quale la meditazione rimarrà un esercizio di ginnastica per il corpo e la mente. Se corpo, mente e coscienza sono il motore stesso della meditazione, per far funzionare il motore occorre il carburante, e il carburante è appunto la motivazione, l’elemento vitale che ci spinge a meditare.

Se è importante partire con una buona motivazione, durante la pratica è però più importante stare nel qui e ora, per non perdersi il processo che ci porterà alla meta.

Dobbiamo quindi distinguere fra obiettivo ( dal latino obiactum, “lanciato in avanti”), ovvero un risultato molto preciso e circostanziato che si vuole ottenere, e meta, da intendere come punto di arrivo che può orientare il nostro cammino senza però imporre un percorso preordinato e preciso per raggiungerlo.

Sarà necessario trasformare una visione ristretta di obiettivo in una più ampia di tema generale, come suggeriscono gli psicoterapeuti: se il nostro tema, per esempio, è la felicità, non significa che abbiamo un obiettivo preciso e ristretto, un’idea dettagliata di cosa sia la felicità e di come raggiungerla, ma solo che aspiriamo a una condizione più armonica e gioiosa nella nostra vita quotidiana e che abbiamo deciso di perseguirla attraverso la pratica della meditazione.

In questo atteggiamento mentale ci troveremo nella condizione di apertura a tutte le strade che propongono il tema della felicità, senza escludere nulla a priori.

> tratto da “Che cos’è la meditazione” del Maestro Zen Tetsugen Serra

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